DIRITTI UMANI, OVUNQUE, ALTROVE
‘DIRITTI UMANI, OVUNQUE, ALTROVE’ è un’opera politica e sociale veicolata attraverso l’estetica dell’arte.
I diritti umani sono innati e spettanti a ciascun individuo, senza distinzione alcuna. Non li si ottiene per merito, grazia o raccomandazione; si acquisiscono per il solo fatto di essere nati e di appartenere al genere umano, per cui appresentano la massima espressione della democrazia. Nel preambolo alla dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 si legge: «Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace del mondo».
I diritti umani sono innati e spettanti a ciascun individuo, senza distinzione alcuna. Non li si ottiene per merito, grazia o raccomandazione; si acquisiscono per il solo fatto di essere nati e di appartenere al genere umano, per cui appresentano la massima espressione della democrazia. Nel preambolo alla dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 si legge: «Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inalienabili di tutti i membri della società umana è la base di libertà, giustizia e pace del mondo».
CARATTERISTICHE TECNICHE E DETTAGLI DELL'OPERA
DIRITTI UMANI, OVUNQUE, ALTROVE, 2021
(ferro)
L’opera, a base triangolare, è costituita da tre assi che si incrociano a
circa un terzo della propria lunghezza, partendo da terra. Nella parte superiore, sui tre assi sono posti tre pannelli in ferro traforati dalle parole: ‘DIRITTI UMANI’ sul più alto, ‘OVUNQUE’ sul secondo e ‘ALTROVE’ sul terzo. Attraverso le lettere forate è visibile il cielo, il passaggio e il movimento delle nuvole. L’idea è che l’installazione crei una Poesia per il Cielo.
(ferro)
L’opera, a base triangolare, è costituita da tre assi che si incrociano a
circa un terzo della propria lunghezza, partendo da terra. Nella parte superiore, sui tre assi sono posti tre pannelli in ferro traforati dalle parole: ‘DIRITTI UMANI’ sul più alto, ‘OVUNQUE’ sul secondo e ‘ALTROVE’ sul terzo. Attraverso le lettere forate è visibile il cielo, il passaggio e il movimento delle nuvole. L’idea è che l’installazione crei una Poesia per il Cielo.